Qualche esempio di distorsione cognitiva.
Molte volte quando una persona prova un’emozione spiacevole, come per esempio la tristezza, questa potrebbe essere preceduta da alcuni pensieri poco obiettivi; potrebbero infatti contenere alcuni errori chiamati “distorsioni cognitive”, distorsioni nel nostro modo di pensare che ci fanno vedere le cose e le situazioni “tutte nere”.
Ecco alcuni esempi di distorsioni cognitive tipiche di una persona che prova tristezza rabbia o depressione:
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Pensiero tutto o nulla
In questa situazione rientrano tutte quelle persone che ragionano in due modi contrapposti in due categorie, invece che in un continuum. Gli eventi vengono visti come bianchi o neri, buoni o cattivi. Ci possiamo sentire perfetti o completamente imperfetti. Esempio: “O farò tutto in maniera precisa, o sarà tempo sprecato”, “O guarisco subito, o starò male a vita”. -
Pensiero catastrofico
È un modo di predire il futuro in maniera negativa senza considerare altri possibili esiti o sviluppi delle situazioni stesse. Ci si aspetta in continuazione che avvenga un disastro e per questo motivo siamo sempre in allerta, pensando che da un momento all’altro arrivi una temuta tragedia. Esempio: “Ho mal di pancia, sicuramente avrò qualcosa di grave”, “Non ne uscirò più!!”. -
Filtro mentale
Utilizziamo filtri mentali quando cogliamo un solo dettaglio negativo della realtà e ci soffermiamo su quello, così che la nostra visione diventa buia, come se ” vedessimo tutto nero”. Esempio: “Ho fatto molte attività piacevoli ma non sono riuscita a finirne una, non valgo nulla”, “Ho fatto un pessimo lavoro”(divento triste anche se ho un solo voto basso nella mia valutazione, Tutti gli altri sono alti). -
Ragionamento emotivo
Pensiamo che qualcosa sia vera solo per il fatto che ” sentiamo” (in realtà crediamo) fortemente che sia così, ignorando tutto ciò che prova il contrario. Esempio: “Sento che le cose non cambieranno”, “Sento che non ce la farà fare tutto”. - Personalizzazione
Crediamo che gli altri si comportino in maniera negativa a causa nostra senza prendere in considerazione spiegazioni più plausibili per il loro comportamento. Esempio: “Se non mi hanno assolto è perché non valgo abbastanza”, “Si è arrabbiato per colpa mia”. - Lettura del pensiero
Crediamo di sapere quello che gli altri pensano e provano, o il motivo per cui agiscono in un certo modo evitando di considerare, più probabili, possibilità. In particolare diventiamo abili a prevedere quello che una persona pensa di noi (palla di vetro). Esempio: “Anche se mi sorride, so che non le piaccio”, “So che non mi considera capace, anche se non me lo dice” - Ipergeneralizzazione
Tendiamo ad arrivare a conclusioni di carattere generale in maniera affrettata allontanandoci dalla situazione concreta usando avverbi come “sempre” o “mai”. Esempio: “Mi tratta sempre male “, “Dormo sempre male”.
È molto importante identificare questi comportamenti in quanto ci impediscono di trovare soluzioni adeguate ai problemi e nello stesso tempo li acuiscono. Conoscere e riconoscere le proprie distorsioni cognitive, è fondamentale e costituisce il primo passo per superare le preoccupazioni che quotidianamente si affacciano nella nostra vita.
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Dott.ssa Elisa Santarelli